martedì 9 novembre 2010

Il tempo. Sogno o realtà


Il Dizionario Devoto-Oli definisce il tempo come: << Nozione che organizza la mobile continuità di stati in cui s’identificano le vicende umane e naturali,ricollegandole a un’idea di successione o di evoluzione >>.
Un po’ difficoltosa la comprensione di questa definizione,appare come un elaborato mentale. Altrettanto difficile sarà l’acquisizione della consapevolezza del “fluire del tempo”.
Il fluire del tempo: che significa? E’ qualcosa di concreto, di misurabile, è un’astrazione, è una sensazione?
Per Pasquale Alborino, neuropsichiatra infantile, il fluire del tempo è un mistero della psiche, riferendosi al “tempo soggettivo” o “tempo interno”, cioè a come il singolo individuo “vive”, “sente” e “percepisce” il tempo.
Come percepiamo il tempo?
Certamente non con i cinque sensi. Essi, infatti, ci avvertono soltanto della “dimensione spaziale” in cui si svolge. Se percepiamo la realtà attraverso i sensi, e se questi ci consentono di percepire solo lo spazio, in che modo, allora, percepiamo il tempo? E qual è l’organo del tempo? Ed ancora, se la realtà si manifesta attraverso i sensi, il tempo, che dai sensi non è “colto”, fa parte della realtà?
Noi misuriamo il tempo solo per mezzo di “misure convenzionali”, cioè inventate, quindi non reali. Conclude P.Alborino . << …il passaggio del tempo è un fenomeno psicologico di origine misteriosa, e il segreto del tempo sarà risolto solo quando comprenderemo il segreto della mente >>.
Si deduce che la “nozione tempo” gravita esclusivamente nell’orbita del mentale. La mente suddivide il tempo in passato, presente e futuro, cioè in tre tempi. Ma anche questo è “convenzionale”.
Sant’Agostino dice : << …non ci sono, propriamente parlando, tre tempi, passato, presente e futuro, ma soltanto tre presenti: il presente del passato, il presente del presente ed il presente del futuro >>.
Esisterebbe quindi un solo tempo: il presente. Ed il passato-futuro? Come e dove si collocano? Sembra più agevole acquisire la consapevolezza che il tempo è un’interpretazione della mente, una sua costruzione.
La mente è continuamente focalizzata sul passato e sul futuro. Sfugge al presente. Passato e futuro sono parte della mente, della memoria, dell’immaginazione.
Osho descrive, frequentemente nei suoi discorsi, lo stato di “non-mente”: << Quando sei in uno stato di non-mente, passato e futuro scompaiono. In questo caso sei qui e ora, nel presente. Vivere nei ricordi, nell’immaginazione, significa vivere una vita non esistenziale. E vivendo fuori dall’esistenza ti sfugge cosa l’esistenza è. Inevitabilmente sarai infelice, perché per tutta la vita ti lascerai sfuggire la vita stessa. Perdi un’occasione dopo l’altra, ma la vita non ti dà due istanti contemporaneamente: te ne dà uno solo alla volta! E quell’istante può essere vissuto oppure ce lo si può lasciare sfuggire. Esistono due modi per farselo sfuggire: o ci si lascia appesantire dal passato oppure ci si fa attrarre dal futuro…e l’istante scompare. Ci si lascia sfuggire ciò che è reale desiderando ciò che reale non è. Il segreto della felicità è tutto qui: qualsiasicosa fai non permettere al passato di distrarre la mente e non permettere al futuro di disturbarti. Perché il passato non esiste più ed il futuro non esiste ancora >>.
Lo stato si non-mente trascende il tempo, come noi lo intendiamo. La condizione di non-mente equivale ad una condizione di silenzio della mente, ad uno stato meditativo, ad una sospensione del “dialogo interiore”.
Il tempo è passato e futuro:  il presente non ne fa parte. Il presente fa parte dell’eternità.
Tempo è ciò che è passato e ciò che è a venire. La lucida consapevolezza è:  il tempo è sogno! La realtà è ciò che non è tempo, perché non passa mai: esiste sempre. Se coltivi lo stato di non-mente, diventi consapevole dell’irrealtà del tempo, uscirai dal sogno. Diverrai un “uomo nuovo” che vive nell’eternità. Ti allontanerai dall’ ”uomo comune” che sei sempre stato nell’istante vivendo nel tempo.
L’eternità è un fiume: << …se rimani sulla riva, il fiume continua a passare; di solito noi siamo fermi sulla riva del tempo. Il fiume scorre, un istante, il successivo, un altro ancora…e la sequenza di istanti si sussegue. Di solito noi viviamo così, viviamo nel tempo. Ebbene, esiste un altro modo: tuffati nel fiume, immergiti nell’istante, nel qui-e-ora, e all’improvviso…il tempo si ferma. Ora ti muovi in una dimensione diversa: l’eternità, l’Assolutamente Reale. Vivere momento per momento e non curarsi di passato e futuro, è la via che conduce all’uomo nuovo >>
Osho
Dott. Michele Annunziata

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