martedì 9 novembre 2010

Agopuntura


Attualmente trattare di Agopuntura appare come qualcosa di scontato, qualcosa già consumato dall’uso e dall’abuso, qualcosa di inutile.
Ma…quando ci si imbatte in aspetti poco o per niente conosciuti, ed al tempo stesso estremamente affascinanti, la tentazione di farlo prende il sopravvento.

La leggenda

L’Agopuntura è una metodica terapeutica tanto antica che, per ritrovare le sue origini, bisogna affidarsi alla leggenda.
Il primo uomo Ban Gu dopo 18.000 anni di fatiche riuscì a forgiare l’Universo.
Il suo respiro diede origine al vento e alle nubi, diede voce al tuono, le vene ai fiumi, la carne alla terra, i capelli alle erbe e agli alberi, le ossa ai metalli, il sudore alla pioggia e gli insetti attaccati al suo corpo alla razza umana.
Un’altra leggenda parla di un soldato afflitto da ischialgia, mentre cacciava per procurarsi il cibo, cadde nella neve e vi rimase sommerso interamente, ad eccezione di un piede calzato di pelo. Scambiato così per un animale, venne ferito da una freccia al lato del malleolo esterno. Tolta la freccia, constatò con gioia che i suoi dolori erano del tutto scomparsi: la freccia,  conficcata in quel preciso punto, aveva scacciato il demone che lo affliggeva.

Il pensiero cinese

Lo sviluppo della teoria della Medicina Tradizionale Cinese è strettamente collegato alle concezioni ed alle ideologie che informarono, nelle varie epoche, il pensiero cinese.
La più antica scuola di pensiero è la Scuola Taoista, a cui si deve l’introduzione del concetto di Dao, inteso come legge determinante tutti i fenomeni, come norma da rispettare per perseguire la salute o per ritrovarla.
Allo stesso pensiero Taoista, la M.T.C. deve l’acquisizione del concetto diQi, che introduce una visione globale della vita che origina da una approfondita conoscenza delle leggi naturali che ci circondano, avendo come presupposto che il nostro Universo e tutti gli esseri in esso viventi derivino dallo stesso schema di base e seguano le medesime regole.
Ciò che si muove nel mondo circostante si muove anche dentro di noi: oggetto e soggetto sono due aspetti di un unico mondo fenomenico.
Il Qi come energia che pervade la creazione e che a livello dell’uomo diventa emissario portatore del progetto formativo del Dao.
Il microcosmo Uomo ed i macrocosmo Terra ed Universo, sono sostenuti dalle stesse forze primordiali, e sono tenuti insieme dallo stesso filo, che rappresenta la sola realtà costante: il Qi.
Il resto è tutto relativo. Il Qi è l’unica realtà costante nelle sue trasformazioni: condensato è vita, diluito è potenziale indefinito ed è la forza che anima il mondo e potremmo definirlo respiro vitale dell’Universo, analogo al prana dell’induismo, al pneuma dei greci, o al ruah degli ebrei.
Le manifestazioni o gli esseri viventi non sono altro che questa sostanza in una forma particolare.
E quando questi esseri o queste manifestazioni scompaiono il Qi si libera e si perpetua in altre forme.
Sempre nel pensiero taoista troviamo le tecniche in grado di aumentare la longevità dell’uomo: il bene dell’uomo consiste nella possibilità di portare a termine il proprio destino, vivendo serenamente il tempo che gli è stato assegnato.
Per ottenere ciò, la Via Maestra si concretizza nella pratica della non-azione, della flessibilità, nella ricerca di un’armonia con la natura ottenuta, con la pratica del rispetto delle leggi naturali e con l’astensione da ogni eccesso.
Queste sono le basi del pensiero medico cinese, alle quali, nelle epoche successive, si sono aggiunte le concezioni di altre scuole di pensiero, come quella Confuciana, la Naturalista e la Neoconfuciana, contribuendo alla strutturazione del corpus medico della M.T.C., che si articola in diverse branche applicative: l’agopuntura,il massaggio (la stessa tecnica Shiatsu, anche se nata da circa un secolo, ha i suoi fondamenti nei principi della M.T.C.), la dietetica, la farmacologia, le diverse ginnastiche energetiche.

I principi fondamentali

YIN – YANG
Al di là di ogni realtà manifesta vi è il Dao.
Il Dao non esiste nel mondo visibile, è qualcosa che non può essere descritto, né definito, e neppure nominato:
<<…quando il Dao è nominato non è più il Dao >>.
Lao Tzu, un Maestro del VI sec.a.C., nel suo libro Tao Te Ching, asserisce:
“Lo guardi e non lo vedi,è detto invisibile. Lo ascolti e non lo senti,è detto inudibile. Lo sfiori e non lo afferri,è detto imprendibile. E’ detto forma di ciò che non ha presenza.,immagine di ciò che non ha figura. Suoi sono nomi oscuri ed impenetrabili. Vagli incontro e non ne vedi il volto,seguilo e non ne vedi il dorso. Seguire la Via antica per condurre la vita presente,e conoscere l’origine primordiale,è detto svolgere il filo della via”.
Ma così come noi possiamo conoscere una persona dalle sue azioni, possiamo indirettamente conoscere il Dao dagli effetti che determina.
Il riflesso del Dao nella realtà che ci circonda è il Tai ji, simboleggiato da un cerchio diviso in due parti da una linea che non è dritta ma curva.
I due settori hanno come colore l’uno il bianco, che porta nel suo contesto un piccolo cerchio di colore nero; l’altro il nero con un piccolo cerchio bianco.
Il Tai ji simboleggia yin-yang.
Per apparire il Dao produce l’Uno, cioè il Qi, l’energia che permette la vita.
Il Qi, a sua volta, per rendere possibile la manifestazione, si trasforma in due forze: yin-yang.
Lo yin rappresenta l’aspetto più grossolano dell’energia, l’energia condensata che si manifesta nella nella realtà come materia, buio, freddo, quiete…
Lo yang rappresenta l’aspetto più fine, più etereo dell’energia, esprimendosi come pura energia, luce, calore, movimento…
Dall’interazione delle due forze, dalla loro complementarietà e dalla trasformazione l’una dell’altra, si determina la realtà manifesta.
Ogni manifestazione dell’Universo è caratterizzata dall’esistenza di questi due aspetti opposti e complementari, che si alternano ciclicamente ed insieme danno luogo alla totalità.

I cinque movimenti

L’azione e la continua trasformazione di yin-yang nello spazio e nel tempo, e poi nell’uomo, determina 5 fasi, denominate: legno, fuoco, terra, metallo, acqua.
In ciascuna fase si posizionano elementi del microcosmo (Uomo) e del macrocosmo (Universo), accomunati da un’energia che ha le stesse caratteristiche, la stessa qualità.
Questi elementi rispondono alla legge della risonanza.
Es.,Movimento Legno:
Elementi del macrocosmo: l’Est,il vento,le ore 6 del mattino,la primavera,il sapore acido,il colore verde…
Elementi del microcosmo: fegato e vescica biliare,muscoli,unghie e capelli,collera, occhi,vista…
Questi elementi hanno la stessa frequenza vibratoria.
Questo tipo di analisi crea un’intima connessione tra l’uomo, cioè il microcosmo, e l’universo che lo circonda, il macrocosmo.
L’uomo viene posto al centro come punto di unione tra Cielo e Terra e vive grazie alle loro energie.

I meridiani

L’Uomo (come immagine possiamo usare quella dell’Uomo Vitruviano di Da Vinci), è inserito tra Cielo e Terra.
Riceve dal Cielo le energie cosmiche e l’aria che respira. Riceve dalla Terra le energie alimentari.
Queste energie esogene si innestano su un substrato energetico endogeno, rappresentato dall’energia trasmessa ereditariamente attraverso il DNA, e dalle energie psichiche.
Perché tutte queste energie, esogene ed endogene, possano esplicare la loro azione, materializzandosi nello yin e sublimandosi nello yang, occorre un sistema di conduzione.
Questo sistema di conduzione è costituito da canali, detti meridiani, in cui circola l’energia che viene portata in ogni parte del corpo.
I meridiani sono vie energetiche che, compenetrando, collegando e nutrendo ogni struttura del corpo umano, permettono il mantenimento della vita e della salute.
I meridiani principali sono 12 e prendono la loro denominazione dagli organi (yin) da cui nascono o dai visceri (yang) nei quali terminano.
Avremo così 6 Meridiani yin: M.del Polmone, M. del Rene, M. del Fegato, M.del Cuore, M. del Pericardio, M. della Milza; e 6 Meridiani yang: M.di Intestino crasso, M.della vescica urinaria, M. di vescica biliare, M.di Intestino tenue, M. di triplice riscaldatore, M. di Stomaco.

I punti di agopuntura

Il punto di agopuntura è la proiezione puntiforme a localizzazione dermo-epidermica e dotata di attività funzionale energetica, di una struttura più profonda, anch’essa a supporto energetico.
Tutti i meridiani principali presentano nel loro tragitto un preciso numero di agopunti.
I punti appartenenti ai 12 meridiani principali sono 309 per emisoma (per ogni meridiano presente in un emisoma vi è un analogo nell’altro emisoma).
La puntura di un agopunto è praticata attraverso 2 tecniche:
Tonificazione, quando c’è carenza di energia
Dispersione, quando si tratta di un eccesso di energia.
Bibliografia
“Trattato di agopuntura e Medicina Cinese” G.Di Concetto, L.Sotte, L.Pippa, M.Muccioli
“Fondamenti di Agopuntura” Centro studi So-Wen

Dott. Michele Annunziata

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