lunedì 3 gennaio 2011

Viezza Natale 2010


Mentre il mondo avanza lentamente, al suono delle zampogne natalizie, chiusa e rinchiusa tra monti e fiumi carichi di acque gelide ma pure e incontaminate, (per ora), mi siedo e medito.
Penso a come deve essere oggi o domani, gli ultimi giorni di follia davanti ai negozi pieni di tante cose che alcuni desiderano da tempo…ed ora è il momento.
Ora o chissà quando, forse mai più.
Penso a chi sarà felice di acquistare e chi sarà felice di vendere.
Penso a chi odia le feste, a chi non potrà comprare nulla e a chi non sa nemmeno che si può desiderare qualcosa ora, perché ora…un omone vestito di rosso esaudirà i suoi desideri!
Penso al piccolo capriolo che mi ha attraversato la strada, cercando cibo al campeggio degli alpini, chiuso.
Anche lui cerca e desidera qualcosa: cibo!
Per la sua sopravvivenza, intorno 40-50 cm di neve gelida gli impedisce di trovare l’erba che per lui ha più sapore e colore di qualsiasi altro “souvenir” umano.
Penso all’arcobaleno splendido che oggi era proprio sopra la mia casa, in montagna, come un segno divino di speranza…tra tante difficoltà e amarezze…
Penso a Green Peace che desidera comperare una nuova rainbow warrior per navigare i mari e proteggere le speci marine che noi stupidamente uccidiamo con le nostre grosse-grasse navi da crociera.
Penso a quanto è bello e magnifico questo pianeta, verde, azzurro, rosso e rosa…pieno di profumi e colori.
Pieno di sorrisi, pieno di gioie e di amore.
Penso a come potrebbe essere ancora più bello se fossimo più consapevoli e meno superficiali nelle nostre azioni quotidiane.
Potremmo cercare i profumi dell’India anche in Calabria,
potremmo cantare e ballare per strada anche a Torino e a Perugia…
potremmo abbracciare il nostro prossimo non solo alla Humaniverity o a Poona Resort, ma anche per strada, quando usciamo di casa o dal bar all’angolo.
Non sarebbe stupendo?
Pensa se tu fossi il primo ad agire in libertà e amore, cosa faresti domani mattina?
Medito in silenzio davanti al fuoco della mia stufa a legna, felice del calore che irradia in tutta la casa.
Medito felice nel suono profondo del silenzio che mi circonda questa notte…tra il rumore del fiume che scorre a valle e porta il suo forte borbottio fino a qua.
Penso al mio amico pettirosso che mi osservava curioso oggi sul ramo dell’olmo e mi chiedo se domattina ci saranno ancora le ghiande che ho lasciato davanti a casa….per un eventuale ghiro o scoiattolo o chissà chi altro verrà furtivamente a mangiarle stanotte!
Penso a chi mi legge su questa rubrica, se sarà furtivo come colui che mangerà le mie ghiande, o se sarà come il pettirosso sul ramo, che farà capolino… per avvicinarsi prima o poi alla casa.
Love
Marga Zen

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